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.: Sportechblog: Marzo 2009:

 

 

articolo: "AngelEye LifeGuard"

 

 

AngelEye LifeGuard

Arriva il bagnino elettronico. In piscina telecamere anti-annegamento sott’acqua.

Inaugurato a Trento il prima sistema automatico in Italia: si chiama AngelEye.

 

Trento, 7 ottobre 2008 - Si chiama AngelEye LifeGuard l’innovativo sistema di sicurezza lanciato per la prima volta in Italia e adottato dalla piscina comunale Madonna Bianca di Trento. Un progetto pilota in Italia - studiato e realizzato dalla omonima AngelEye, società di Bolzano - che consente di elevare i livelli di sicurezza degli impianti natatori andando a incidere sul rischio maggiore per le persone, ovvero quello di annegare. Il tutto grazie agli occhi di telecamere abbinate a un programma software di intelligenza artificiale che, impostato su un atteggiamento assurto come “tipico” da parte dei bagnanti, controlla in tempo reale cosa succede sott’acqua e segnala ai bagnini i comportamenti considerati a rischio.

L’allarme viene inviato dal sistema AngelEye direttamente agli assistenti bagnanti, dotati di un palmare su cui vengono segnalati i secondi trascorsi dal momento dell’evento e il punto esatto della piscina in cui è avvenuto, agevolando in questo modo al massimo i soccorsi e garantendo la tempestività dell’intervento. Tecnicamente, AngelEye si compone di telecamere installate sulle pareti della piscina. Gli occhi elettronici monitorano in continuazione e in tempo reale ciò che avviene sul fondo della vasca (al di sotto di una linea immaginaria che delimita l’area di galleggiamento da quella di annegamento) e sono connessi in modalità wireless ad uno schermo installato a bordo piscina.

I dati registrati dalle telecamere vengono inviati a un software che analizza ed elabora le immagini in tempo reale e, in quanto dotato di un sistema di intelligenza artificiale, “capisce” quando un nuotatore si trova in difficoltà prendendo in considerazione diverse coordinate: posizione all’interno della vasca (ad esempio, presenza immobile al di sotto della linea di galleggiamento, distanza dall’accesso all’aria, etc.), moto del corpo, tempo (protrarsi della situazione di criticità). Se entro 15 secondi l’infortunato non si muove, AngelEye fa scattare un allarme visivo e acustico sia sul monitor della piscina che sui palmari in dotazione agli assistenti di vasca. I palmari iniziano a vibrare ed emettono un segnale acustico mentre sullo schermo viene visualizzato il punto esatto della vasca dove si trova il bagnante in difficoltà.

Ha commentato Andrea Marcato, ideatore di AngelEye LifeGuard: “A differenza di quanto siamo abituati a vedere nei film, dove la gente trascorre decine di minuti a sbracciarsi e a gridare prima di affogare, nel mondo reale la gente sviene e poi, lentamente, viene trasportata sul fondo. Nonostante la professionalità dei bagnini, questi non hanno sempre la possibilità di vedere nitidamente il fondo della vasca, a causa di riflessi di luce, moto ondoso, presenza a galla di bagnanti che impediscono la visione diretta del fondo, etc. In una situazione di affogamento è però indispensabile intervenire con la massima tempestività per evitare alla persona danni permanenti: già dopo 5 minuti il danno cerebrale per la mancanza di ossigeno è irreversibile. Grazie ad AngelEye, che comunque non si sostituisce ai bagnini, il cui intervento rimane fondamentale, si ha la possibilità di tirar fuori dall’acqua una persona addirittura in meno di un minuto!”. L’intervento architettonico sulla piscina per l’implementazione del sistema è stato davvero minimo. I lavori, cominciati a luglio 2007, nel momento in cui la piscina era chiusa al pubblico per i lavori di manutenzione stagionali, si sono conclusi nel mese di agosto e a settembre il sistema era già operativo. I primi committenti del sistema (la società sportiva Asis, che gestisce la piscina comunale di Trento) si dicono già molto soddisfatti, tanto da voler implementare l’innovativo sistema di sicurezza anche nelle piscine di Gardolo e Fogazzaro.

 

 

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