AngelEye News Installazione Documenti Contatti

Eventi Fiere Rassegna Stampa Portfolio Testimonial Cronaca in Piscina

.: La Cronaca in Piscina - estratto degli incidenti in piscina

 

Sfortunatamente gli incidenti in piscina sono all'ordine del giorno e spesso le vittime sono i bambini. Innocenti vittime della disattenzione, dell'incuria, dell'inadempienza, della fatalità.

 

Nella speranza che la lista seguente possa rallentare il proprio incremento...

 


 

da l'Alto Adige

del 16/10/2009

 

Tragedia in Piscina, c'è colpa

 

BOLZANO (16 ottobre) - [...] "La prolungata permanenza in acqua della vittima" - ha sempre sostenuto l'accusa - "è indice di un controllo in piscina molto superficiale".

 

Leggi l'articolo »

 


 

da il Gazzettino

del 17/02/2009

 

Bimbo morto in piscina, tre indagati per omicidio colposo

 

MANIAGO (17 febbraio) - Sono stati notificati oggi tre avvisi di garanzia per l'ipotesi di reato di omicidio colposo ad altrettanti componenti dello staff della piscina di Maniago dove sabato scorso un bambino di sei anni è entrato in coma in seguito ad un arresto cardiaco. Ieri il piccolo è deceduto.
 
Da quanto si è appreso, i provvedimenti riguardano il direttore della struttura, l'istruttore del corso di nuoto frequentato dal bimbo e il bagnino presente a bordo vasca. La scorsa notte un'equipe medica dell'ospedale di Udine ha provveduto ad espiantare gli organi del piccolo, che i genitori avevano acconsentito a donare.

Per domattina è prevista l'autopsia, che il sostituto procuratore, Piera De Stefani, ha disposto per accertare se la morte sia sopraggiunta per un malore o per annegamento.

 


 

da Alto Adige

del 9/01/2009

 

Bimbo annegato in piscina Da oggi al via il processo

Omicidio colposo in cooperazione colposa. Con questo capo d’imputazione si apre questa mattina in tribunale a Bressanone il processo per la tragedia del piccolo Ergis Cara, il bambino albanese di 8 anni annegato all’Acquarena di Bressanone il 10 giugno di tre anni fa. Con le compagnie di assicurazione coinvolte (Itas e Aurora) per il momento non è stato raggiunto alcun accordo sotto il profilo risarcitorio. E così Kuitim Cara, padre della vittima, ha confermato la costituito di parte civile con il patrocinio dell’avvocato Marco Mair.  Da stamane sono dunque sotto processo Stefano Cicalò, direttore della «Acquarena srl», Othmar Michaeler (rappresentante legale della ditta «Michaeler & Partner srl» che curava la gestione operativa della struttura per conto della «Acquarena srl») ed i due bagnini (o assistenti bagnanti) Alex Gusella ed Eric Petrini, accusati di non aver sorvegliato con la dovuta diligenza le vasche della piscina. Secondo il sostituto procuratore Guido Rispoli con un pizzico di accortezza e professionalità in più la tragedia costata la vita al piccolo Ergis Cara avrebbe potuto essere evitata.  Come si ricorderà, la mattina della tragedia il bambino era andato in piscina in compagnia dei propri compagni di classe durante l’orario scolastico, nell’ultimo giorno di scuola prima delle ferie estive. Di conseguenza il dramma avvenne sotto gli occhi delle tre insegnanti della classe della vittima, oltre che degli addetti alla sicurezza della piscina.

 


 

da Civonline.it

del 12/03/2009

 

Processo Accorsi-Porchianello: migliora la posizione dei due imputati

12/03/2009 20:49

Ascoltati i nuovi testimoni sulla morte per annegamento del piccolo Vitali Miska

 

CIVITAVECCHIA - Ascoltati dal giudice i testi degli imputati Laura Porchianello e Carlo Accorsi, accusati di omicidio colposo dopo la morte per annegamento nella la piscina di largo Marco Galli del piccolo Vitali Misko, deceduto il 30 luglio 2002, due giorni dopo aver compiuto dodici anni. Migliora dopo le deposizioni di ieri la posizione dei due assistenti bagnanti difesi dagli avvocati Pietro Messina e Simone Feoli: la Porchianello, è emerso dal dibattimento, sarebbe giunta sul posto dieci minuti dopo il malore avvertito dal bambino, deceduto alle 14,10 per ammissione dei consulenti medici, e quindi dopo la fine delle attività. La prossima udienza nella quale saranno ascoltati altri testimoni si terrà il 9 aprile prossimo.

 


 

da Corriere della Sera

del 29/08/2008

 

A Darfo Boario, nel Bresciano. La tragedia alla presenza degli infermieri

Riabilitazione in piscina, annega disabile

Vana la respirazione artificiale praticata a bordo vasca dal responsabile dell' impianto.

 

A Darfo Boario, nel Bresciano. La tragedia alla presenza degli infermieri Riabilitazione in piscina, annega disabile Vana la respirazione artificiale praticata a bordo vasca dal responsabile dell' impianto BRESCIA - Tragedia a Darfo Boario Terme, in Valcamonica. Crescenzo Citroni, pensionato di 50 anni, nato a Capo di Ponte ma residente a Milano, disabile, ospite del centro di riabilitazione mentale di Lanico di Malegno, e' annegato nella piscina comunale di Darfo, in concessione a una societa' privata. Con altri pazienti e due infermieri aveva raggiunto la vasca per seguire la lezione di un corso di recupero. In quel momento la piscina era piena di nuotatori, compresi molti bambini accompagnati dal sacerdote dell' oratorio di Lozio, un comune della Valcamonica. Mentre si trovava in acqua, Citroni e' stato visto annaspare. Immediato l' allarme: e' stato portato a bordo piscina e il responsabile dell' impianto, Vanni Bortolotti gli ha praticato la respirazione artificiale. Ricoverato in condizioni disperate all' ospedale di Esine e nonostante le cure intensive che gli sono state praticate dai medici del nosocomio, l' uomo e' morto poco dopo.

 


 

da Lanciano news

Muore annegato a 17 anni

Il dramma nella piscina di un albergo. Forse una congestione la causa del decesso.

 

LANCIANO. Aveva solo 17 anni, ma chi suonava con lui già lo considerava un talento, un musicista affermato. Oggi però di Angelo Di Menno Di Bucchianico si parla perché la notte scorsa è morto, annegato nella piscina di un albergo di Rocca San Giovanni durante una festa di compleanno. Probabilmente è stata una congestione la causa del decesso del ragazzo, che insieme ad amici aveva partecipato al buffet prima del tuffo che gli è costato la vita. Sull'episodio stanno indagando i carabinieri della compagnia di Ortona, e la Procura di Lanciano ha disposto per domani un'autopsia.

A sconvolgere la vita dei famigliari di Angelo e di quanti gli erano vicini è stata la tragedia che si è consumata questa notte dopo le 2. A ritrovare il corpo sono stati gli amici del 17enne, che lo hanno cercato quando, dopo un po' di tempo, non lo vedevano intorno a loro. Una volta arrivati sul posto, gli operatori del 118 non hanno potuto far altro che constatare il decesso del ragazzo. La direzione dell'albergo non ha voluto rilasciare dichiarazioni sull'accaduto. Accertamenti della Procura potrebbero riguardare anche la mancata vigilanza intorno alla piscina.

 


 

da ANordEst

del 22/05/2008

 

16enne annega in piscina

 

Un ragazzo tedesco di 16 anni è annegato nella piscina del camping ''Stella Maris'' al Cavallino, dove era in vacanza con

la famiglia. Il ragazzo, secondo quanto si e' appreso, stava facendo delle immersioni, quando si è sentito male sotto gli

occhi dei genitori, che avevano parcheggiato la loro roulotte vicino alla piscina. Nonostante i tentativi di soccorso, il

ragazzo non si è ripreso. Sono intervenuti i carabinieri e un medico che ha accertato il decesso.



 

da Il Resto del Carlino

del 1/12/2008

 

Condannati i genitori della bimba che annegò in piscina

 

La piccola, nata a Concordia, aveva 5 anni e mezzo quando, nell'estate 2006, perse la vita in un parco acquatico in Calabria. Colpevoli di omicidio colposo i coniugi.

Modena, 1 dicembre 2008 - Si è concluso a Vibo Valentia, in Calabria,  il processo per la morte di Letizia T., bambina concordiese di cinque anni e mezzo annegata il 24 giugno del 2006 nella piscina del parco acquatico di Vibo. La responsabilità per la morte della piccola è stata riconosciuta ad entrambi i genitori di 47 e 42 anni che, fatto singolare, nel processo erano imputati ma si erano anche costituiti parte civile per la perdita della figlia.

Il giudice monocratico Cristina De Luca, ha riconosciuto i due coniugi colpevoli di omicidio colposo e li ha condannati a sei mesi di reclusione oltre al pagamento delle spese processuali e al risarcimento del danno nei confronti del fratello dodicenne della scomparsa. La pena è stata sospesa.

 


 

da Il Resto del Carlino

del 6/9/2008

 

Rischia di annegare in piscina, Gabriele è ancora grave

 

Ancora grave il bimbo che ha rischiato di annegare giovedì 4 settembre nella piscina delle Pavoniere. I medici del Meyer sono ottimisti: "E' incoraggiante che sia stazionario". La prognosi resta riservata. Ricostruita dagli investigatori la scivolata in acqua del piccolo di otto anni.

Firenze, 6 settembre 2008 - Gabriele, il bambino di 8 anni che giovedì mattina ha rischiato di annegare nella piscina Le Pavoniere, sta meglio. Ha aperto gli occhi, avrebbe anche detto qualche parola in risposta a brevi domande, poi è stato di nuovo sedato per poter effettuare il drenaggio dell’acqua dai polmoni. La prognosi resta riservata. "Le condizioni del bambino - si legge nel bollettino emesso ieri pomeriggio dal Pediatrico - vengono definite stabili dai medici -. La stazionarietà al momento è ritenuta incoraggiante rispetto al grave quadro clinico con cui il bambino è arrivato al Meyer".

Il reato (eventuale) di lesioni colpose è punibile a querela di parte in presenza di lesioni con prognosi entro entro i 20 giorni, o tra i 21 e i 40. I genitori hanno tre mesi per presentare la querela. Altrimenti (prognosi superiori ai 40 giorni) procede d’ufficio la magistratura. Dunque è in base al decorso ospedaliero che il sostituto procuratore Paolo Barlucchi prenderà le prossime decisioni. Finora ha raccolto - direttamente, o tramite la Mobile - le prime testimonianze di altri bagnanti presenti a Le Pavoniere in quei drammatici momenti, poco dopo le 12, insieme ai piccoli dei centri 'Multisport' dell’Uisp.

 


 

da Il Corriere della Sera

 

Bimbo di tre anni annega in piscina

Bimbo di tre anni annega in piscina BOLZANO - Un bambino di tre anni e' annegato nella piscina dell'albergo dei genitori, in Alto Adige. E' successo a Terento, vicino a Bressanone. Il piccolo si chiamava Dominic Plaikner. Il bimbo e' caduto nella piscina, dove l'acqua e' profonda un metro e mezzo, mentre era solo in giardino. Quando e' stato soccorso era ancora in vita ma e' deceduto poco dopo all'ospedale.